
Ulisse, uno dei personaggi protagonisti dei
Poemi conviviali, alla corte di Alcinoo, in un quadro del pittore ottocentesco Francesco Hayez.
Pubblicata nel 1904, la raccolta
Poemi conviviali è formata da 20 componimenti dedicati a miti e figure della storia o della letteratura classica, materie che Pascoli studiò con passione per tutta la vita, tanto da comporre anche una serie di poesie in latino, riunite nella raccolta
Carmina.
I
Poemi conviviali si discostano dalle materie umili e quotidiane trattate in
Myricae e nei
Canti di Castelvecchio, per affrontare invece le imprese e il pensiero dei grandi personaggi del mondo greco e romano. Di conseguenza anche il linguaggio in questi componimenti si fa più elevato e formale.
Tuttavia non cambia la
visione dell’esistenza che emerge da queste poesie: anche dei grandi eroi antichi Pascoli mette in luce soprattutto le fragilità, e in particolare i dubbi sul mistero della vita e della morte.