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Nell’ambito della pittura, i futuristi svilupparono le idee già presenti nell’arte italiana ed europea, in particolare nel divisionismo, dalle cui fila proveniva gran parte degli artisti che per primi aderirono al movimento, Umberto Boccioni, Carlo Carrà e Luigi Russolo, attivi a Milano, Giacomo Balla che invece operava a Roma, e Gino Severini, emigrato da alcuni anni a Parigi. Questi principi furono però applicati a tematiche e soggetti nuovi, come la macchina, la città moderna, la velocità, l’energia, il dinamismo, cari al Futurismo e al suo fondatore Filippo Tommaso Marinetti. Così nacquero alcuni capolavori dei primi anni del Futurismo come Rissa in Galleria e La città che sale di Boccioni e Le mani del violinista di Balla. Obiettivi e idee della pittura futurista furono espressi nel Manifesto dei pittori futuristi., firmato nel 1910 da Boccioni, Balla, Carrà, Russolo e Gino Severini e nel successivo Manifesto tecnico della pittura futurista.
Il movimento veniva reso sulla tela accostando in sequenza diverse immagini di una stessa figura, come se fossero i fotogrammi di una pellicola cinematografica, come avviene in Ragazza che corre sul balcone di Balla, oppure tracciando le direttrici del movimento stesso, le cosiddette “linee di forza”, come avviene in Dinamismo di un’automobile di Russolo o nello Studio per volo di rondini di Balla.
Importanti furono anche gli influssi del cubismo, che portarono a scomporre il soggetto del quadro riproducendone le diverse parti da più punti di vista anziché ritrarlo più volte in sequenza, e a utilizzare la tecnica del collage.
Al primo nucleo di pittori futuristi si aggiunsero negli anni nuovi elementi, tra i quali Ardengo Soffici, autore di collage e nature morte vicine al cubismo, Fortunato Depero e Mario Sironi.
Dopo la Prima guerra mondiale si assistette a un ricambio generazionale: al movimento aderirono tra gli altri Fillia ed Enrico Prampolini, mentre Severini, Sironi e Soffici se ne allontanarono. Tra gli aspetti più interessanti di questa nuova fase vi fu la nascita dell’aeropittura, incentrata sull’esperienza del volo e sulla visione del mondo dalla prospettiva di un aeroplano, massima espressione del dinamismo e del progresso tecnologico. |