Il tempio di Gerusalemme è uno dei tanti monumenti dell’antichità di cui oggi restano poche tracce, ma che è ancora in grado di suscitare l’interesse di molti, storici e non. Per gli Ebrei l'area dove si trovano i resti del Tempio rappresenta, oltre che la testimonianza dell'esistenza di questa importante opera architettonica, un luogo sacro per la loro religione e meta di pellegrinaggio.
Fu il grande re Davide (in carica tra il 1010 e il 971 a.C. ca) a voler edificare un tempio in onore del dio d’Israele, ma fu suo figlio Salomone (in carica tra il 970 e il 931 a.C.) a portare a compimento la grandiosa opera che doveva ospitare l’Arca dell’Alleanza e le tavole della Legge. Ci vollero ben 7 anni per costruire il Tempio e uno straordinario impiego di uomini: 30mila addetti alla lavorazione del legno, 80mila alla lavorazione delle pietre, più di 30mila funzionari incaricati di sorvegliare e dirigere i lavori.
Il tempio, circondato da un portico, era costituito da una grande sala, all’interno della quale si trovava il santuario vero e proprio (Santo dei Santi) che custodiva l’Arca dell’Alleanza e le tavole di Mosè. Al santuario si accedeva attraverso porte in legno di ulivo, riccamente intarsiate e rivestite d’oro. All’ingresso della sala principale si trovavano due grandi colonne in bronzo, con capitelli a forma di giglio. Davanti alle colonne erano posizionati l’altare per i sacrifici e un catino in bronzo dove i sacerdoti si lavavano per purificarsi.
Consacrato nel 959 a.C. da Salomone, il Tempio fu distrutto nel 586 a.C. dai Babilonesi. Ricostruito fin dal 536 a.C., dopo il ritorno degli Ebrei in patria, il Tempio – che nel tempo fu ingrandito e in parte rifatto – fu definitivamente distrutto dai Romani nel 70 d.C. Oggi l’unica testimonianza dell’esistenza di questo edificio sacro per gli Ebrei è il muro occidentale del tempio, più noto come Muro del pianto. Qui gli Ebrei si recano per “piangere” o meglio per ricordare, attraverso la preghiera, la distruzione del Tempio e l’inizio della diaspora del popolo ebraico.