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L’Inghilterra da Elisabetta I alla monarchia costituzionale
Elisabetta I venne incoronata regina d'Inghilterra. La sua politica conciliatrice aprì un periodo di sviluppo economico e culturale.
L'esecuzione della cattolica Maria Stuart provocò la reazione del re di Spagna Filippo II, la cui potente flotta, l’Invincibile armata, fu sconfitta dalle navi inglesi.
Nacque la Compagnia delle Indie orientali, che consentì al paese di superare il primato commerciale della Spagna e del Portogallo.
Alla morte di Elisabetta, la Corona inglese passò al re di Scozia Giacomo I Stuart. La sua politica autoritaria alimentò i contrasti religiosi e sociali.
Carlo I, salito al trono nel 1625, fu costretto dal Parlamento a sottoscrivere la Petition of Rights, per limitare le tendenze assolutiste.
A causa del tentativo del re di eliminare le prerogative del Parlamento, scoppiò la guerra civile. Con il re si schierarono la grande nobiltà e le aree rurali; con i parlamentari la borghesia e l’opposizione religiosa.
Dopo la vittoria dell'esercito parlamentare, Carlo I fu giustiziato e subito dopo fu proclamato il Commonwealth, una repubblica guidata da Oliver Cromwell.
Due anni dopo la morte di Cromwell fu restaurata la monarchia. Fu richiamato sul trono il figlio del re condannato a morte, Carlo II.
Nel timore di una nuova rivoluzione, il sovrano accettò alcune limitazioni ai suoi poteri, come l’Habeas Corpus Act, che vietava l’arresto arbitrario e il carcere preventivo.
La politica del nuovo re Giacomo II indusse il Parlamento a offrire la corona al principe Guglielmo III d’Orange: egli sottoscrisse la Dichiarazione dei diritti.
Elisabetta I venne incoronata regina d'Inghilterra. La sua politica conciliatrice aprì un periodo di sviluppo economico e culturale.
L'esecuzione della cattolica Maria Stuart provocò la reazione del re di Spagna Filippo II, la cui potente flotta, l’Invincibile armata, fu sconfitta dalle navi inglesi.
Nacque la Compagnia delle Indie orientali, che consentì al paese di superare il primato commerciale della Spagna e del Portogallo.
Alla morte di Elisabetta, la Corona inglese passò al re di Scozia Giacomo I Stuart. La sua politica autoritaria alimentò i contrasti religiosi e sociali.
Carlo I, salito al trono nel 1625, fu costretto dal Parlamento a sottoscrivere la Petition of Rights, per limitare le tendenze assolutiste.
A causa del tentativo del re di eliminare le prerogative del Parlamento, scoppiò la guerra civile. Con il re si schierarono la grande nobiltà e le aree rurali; con i parlamentari la borghesia e l’opposizione religiosa.
Dopo la vittoria dell'esercito parlamentare, Carlo I fu giustiziato e subito dopo fu proclamato il Commonwealth, una repubblica guidata da Oliver Cromwell.
Due anni dopo la morte di Cromwell fu restaurata la monarchia. Fu richiamato sul trono il figlio del re condannato a morte, Carlo II.
Nel timore di una nuova rivoluzione, il sovrano accettò alcune limitazioni ai suoi poteri, come l’Habeas Corpus Act, che vietava l’arresto arbitrario e il carcere preventivo.
La politica del nuovo re Giacomo II indusse il Parlamento a offrire la corona al principe Guglielmo III d’Orange: egli sottoscrisse la Dichiarazione dei diritti.