La reggia di Versailles, voluta da re Luigi XIV, fu l’incarnazione della magnificenza e della sfarzosità della corte francese tra Seicento e Settecento. All’inizio della sua investitura il Re Sole, dopo aver esaminato molti palazzi e castelli tra cui il Louvre, decise che il palazzo di Versailles sarebbe stato perfetto per diventare una residenza reale. Nel 1661 iniziarono così i lavori di ampliamento e sistemazione che fecero del vecchio palazzo una delle regge più grandiose d’Europa, considerata in seguito da tutti i regnanti europei come modello da imitare a superare.
Alla metà del Settecento, il re di Napoli Carlo di Borbone dette ordine di costruire una reggia paragonabile a quella di Versailles come degna sede di rappresentanza del governo borbonico. La scelta di costruire la reggia a Caserta e non a Napoli fu data dal fatto che la capitale era considerata vulnerabile agli attacchi sul mare, a differenza di Caserta che si trovava nell’entroterra. La costruzione della reggia proseguì per un secolo e i lavori si conclusero definitivamente nel 1845.
Il castello di Schönbrunn a Vienna fu residenza degli Asburgo dal 1730 ai primi del Novecento. La struttura originaria del castello fu fatta erigere alla metà del Cinquecento dall’Imperatore Massimiliano II, che aveva acquistato i terreni per farne una riserva di caccia. Un secolo dopo, Leopoldo I commissionò un progetto di ampliamento volto a fare della residenza una grandiosa reggia, ma tutto ciò si concretizzò solo sotto Maria Teresa d’Austria alla metà del Settecento. A questo periodo risale anche la sistemazione degli interni in stile rococò, di cui Schoenbrunn è un meraviglioso esempio.
Il palazzo Sanssouci a Postdam, in Germania, fu fatto costruire tra il 1745 e il 1747 dal re di Prussia Federico II il Grande, che ne ideò personalmente il progetto. A differenza delle altre regge europee, il palazzo non era destinato alla funzione di sede di rappresentanza ma era un rifugio privato del re e della sua famiglia. Il palazzo è immerso armonicamente nella natura circostante e tutta la residenza è progettata per dare al re quel senso di pace e tranquillità dichiarata nel nome stesso del palazzo: in francese sans souci significa infatti “senza pensieri”.