LE OPERE PUBBLICHE DI TEODORICO
Estimatore dell’architettura romana, il re ostrogoto Teodorico (454-526) si distinse per il ripristino di opere pubbliche, quali l’acquedotto, e per la costruzione di nuovi edifici.
Tra i nuovi edifici, ricordiamo la Basilica di Sant’Apollinare, il Palazzo di Teodorico, di cui ci rimane una rappresentazione in un mosaico, e il Mausoleo di Teodorico a Ravenna.
La Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, luogo di culto ariano, fu fatta erigere da Teodorico accanto al palazzo reale per la corte (chiesa palatina).
IL MOSAICO DEL PALAZZO DI TEODORICO
Nella Basilica di Sant'Apollinare Nuovo è conservato il mosaico che rappresenta il Palazzo di Teodorico.
In primo piano è raffigurato l’atrio del palazzo del sovrano, mentre sullo sfondo è possibile vedere altri edifici, probabilmente i battisteri e le basiliche fatti costruire a Ravenna.
Quando la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo passò al culto cattolico, per damnatio memoriae1, vennero cancellati i personaggi, quasi certamente funzionari ostrogoti, sostituendoli con tendaggi: la loro presenza è però riconoscibile dall’ombra e dalle mani sollevate in segno di acclamazione su alcune colonne.
1. damnatio memoriae: condanna, che si decretava in Roma antica in casi gravissimi, per effetto della quale veniva cancellato ogni ricordo (ritratti, iscrizioni) dei personaggi colpiti da un tale decreto.
IL MAUSOLEO
Nel 520 Teodorico si fece costruire un edificio monumentale, analogo a quello degli imperatori romani e destinato a raccogliere le sue spoglie.
L'edificio è costruito interamente in pietra istriana, è a pianta decagonale ed è su due piani.
Nella sala circolare superiore si trova una grande vasca in stile romano realizzata in porfido, pietra dal caratteristico colore rosso che simboleggiava la porpora imperiale. Nella vasca vennero deposte le spoglie di Teodorico, ma quando la città fu presa dai bizantini, i resti del sovrano vennero spostati in un altro luogo.
Il mausoleo è infine sormontato da un monolite, cioè un unico blocco di pietra, del diametro di 10 metri e del peso di 300 tonnellate.
Secondo una leggenda, una profezia avrebbe rivelato a Teodorico che sarebbe morto a causa di un fulmine e il mausoleo fu fatto costruire proprio perché il re vi si rifugiasse durante i temporali. Un fulmine tuttavia riuscì a scaricarsi sull’edificio, provocando una crepa che parte dal centro fino quasi alla circonferenza esterna.
LA CONVIVENZA RELIGIOSA NEL REGNO DI TEODORICO
Nonostante Teodorico perseguisse una politica di pacifica convivenza tra Ostrogoti e Romani, né rinunciò al suo credo, il cristianesimo ariano, né spinse il suo popolo a convertirsi al cattolicesimo per una maggior integrazione.
Garantì a ciascuno la libertà di culto e a Ravenna, capitale del regno, disponendo i cattolici di chiese e luoghi di culto, ne fece costruire altri per gli ariani.
Tra questi, Teodorico fece costruire una basilica, l'attuale Chiesa dello Spirito Santo, e accanto ad essa un battistero, detto oggi Battistero degli ariani, dove avvenivano i battesimi secondo la tradizione ariana.
All'interno del battistero è conservato un mosaico che raffigura il rito battesimale: Cristo è battezzato da San Giovanni (a destra) e dalla personificazione del fiume Giordano (a sinistra). Dal becco della colomba, che rappresenta lo Spirito Santo, fluisce sul capo di Cristo l’acqua, non un soffio, non il fuoco. Secondo il credo ariano, infatti, Cristo diventa Dio nel battesimo, a contatto con l’acqua primordiale.