LE CARAVELLE
Le piccole vele oblique o triangolari, dette latine, permettevano di modificare agilmente la direzione della nave e di muoversi anche con il vento sfavorevole.
Le grandi vele diritte o quadre consentivano di aumentare la spinta in mare aperto.
Vi era un solo timone sotto il ponte di coperta a poppa, ossia nella parte posteriore della nave, che rendeva il vascello facilmente manovrabile anche in condizioni di maltempo.
La stiva, ossia il vano inferiore dello scafo, era particolarmente spaziosa e quindi adatta a contenere tutti gli alimenti e l’acqua dolce necessari alle lunghe traversate.
La caravella era una nave facile da manovrare e aveva bisogno di un numero ridotto di marinai perché non era mossa da remi. Aveva tre alberi attrezzati con due vele quadrate, disposte nel senso della larghezza della nave, per navigare con il vento favorevole; aveva inoltre una vela triangolare, disposta nel senso della lunghezza, che poteva sfruttare anche i venti contrari e permetteva, quindi, di navigare contro vento, così che non si dovesse stare fermi per aspettare i venti favorevoli. Aveva fiancate alte per resistere alle onde dell’oceano e poteva trasportare le provviste necessarie per un viaggio durante il quale non si sapeva quanti scali si sarebbero fatti e dove.