LO SVILUPPO DELLE CITTÀ E LO SPOPOLAMENTO DELLE CAMPAGNE
Con la rivoluzione industriale si assistette, soprattutto in Inghilterra, a un massiccio inurbamento e al conseguente spopolamento delle campagne. L'introduzione delle macchine in agricoltura aveva infatti lasciato senza lavoro molti contadini, i quali cercarono nuovi impieghi nelle fabbriche cittadine. Anche l’aspetto del paesaggio cambiò profondamente, come testimoniano i due dipinti sotto.
LA POVERTÀ CITTADINA
L'inurbamento e l'aumento demografico modificarono radicalmente le città. Il continuo bisogno di nuove abitazioni portò alla costruzione di quartieri destinati appositamente agli operai, edifici privi di ordine e di norme igieniche. Inoltre, diventava ogni giorno più difficile soddisfare i fabbisogni alimentari e l'approvvigionamento idrico di una popolazione in continua crescita.
LA MISERIA E L'EMARGINAZIONE
Le condizioni lavorative disumane delle fabbriche e la diffusione di abitazioni prive di qualsiasi servizio igienico crearono uno strato sociale di emarginazione e miseria.
IL LAVORO MINORILE E FEMMINILE
Le condizioni lavorative degli operai erano estremamente dure: lavoravano per 14 ore al giorno, senza retribuzione in caso di malattia e con un salario appena sufficiente per una sola persona. Perciò, per garantire la sopravvivenza dell’intera famiglia, anche le donne e i bambini dovettero iniziare a lavorare.