
Le indicazioni ministeriali in merito alla cittadinanza digitale come elemento fondante dell’Educazione Civica prevedono che alunne/i imparino a:
In sintesi, a diventare cittadini consapevoli e competenti anche nel contesto digitale.
Rizzoli Education propone nei suoi testi – per ogni ordine di scuola e per ogni materia- strumenti, contenuti, approfondimenti per essere al fianco dei docenti in questo obiettivo didattico.
In questa sezione indichiamo alcuni spunti di lezione tratti dai nostri libri per coinvolgere la classe e approfondire il tema.
EDUCAZIONE CIVICA / da La nuova educazione civica
La ludopatia è un disturbo psicologico che tocca persone di tutte le età: per questo parliamo di malattia sociale. Nei giovani l’uso intenso di Internet e dei videogiochi può portare a isolarsi volontariamente dal mondo, un fenomeno che si definisce Hikikomori e sta assumendo dimensioni preoccupanti anche in Italia.
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EDUCAZIONE CIVICA / da La nuova educazione civica
Qual è il confine tra la libera manifestazione del pensiero e la tutela della privacy? E quali sono le differenze tra dati personali e dati sensibili? Tutelarsi nell’era dei social network è argomento più che mai attuale.
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EDUCAZIONE CIVICA / da La nuova educazione civica
In Internet è sempre più difficile distinguere ciò che è vero da ciò che è falso: può essere d’aiuto il “decalogo del fact-checker”, 10 regole da applicare per scoprire le “bufale”. Il laboratorio proposto coinvolge tutta la classe nella bella impresa di diventare “Wikipediani” attenti, capaci di distinguere (e difendere) le notizie vere dalle fake news.
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L’informazione online diventa sempre più virale ed è importante distinguere tra dis/mis/mal-informazione per definire non solo cosa viene comunicato, ma anche perché. Un videocartoon in inglese sottotitolato, una divertente carrellata di interviste a persone comuni su fake news più o meno improbabili e un dibattito in classe permettono di mettere a fuoco metodi e approcci per verificare la correttezza delle informazioni.
L’informazione online diventa sempre più virale ed è importante distinguere tra dis/mis/mal-informazione per definire non solo cosa viene comunicato, ma anche perché. Un videocartoon in inglese sottotitolato, una divertente carrellata di interviste a persone comuni su fake news più o meno improbabili e un dibattito in classe permettono di mettere a fuoco metodi e approcci per verificare la correttezza delle informazioni.
EDUCAZIONE CIVICA / da La nuova educazione civica
La web reputation è una miniera di informazioni preziosa, che contribuisce a dare l’immagine positiva o negativa di una persona. Alcuni consigli agli adolescenti e una canzone fanno riflettere su quanto sia importante un uso consapevole del web.
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EDUCAZIONE CIVICA / da La nuova educazione civica
Per contrastare la disinformazione online serve un impegno corale, che veda coinvolti non solo i giganti del web, ma anche le istituzioni e i cittadini. Per questo è così importante conoscere il funzionamento del web e dei social network, sia in termini di struttura che di potenziali pericoli. Per difendere se stessi e l’intera comunità virtuale.
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EDUCAZIONE CIVICA / da La nuova educazione civica
Oggi, con l’avvento delle nuove tecnologie, si parla sempre più di democrazia digitale, ovvero della possibilità di esercizio diretto della sovranità da parte dei cittadini. Su questo tema, il dibattito è ampio e noi ti proponiamo di portarlo in classe, formando due squadre che si confrontano sui pro e sui contro. La giuria di studenti valuterà la tesi argomentata meglio.
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STORIA / da Dal tempo alla storia
Che differenza c’è tra identità reale, virtuale e digitale? Cosa si intende per profilazione degli utenti? Le aziende online raccolgono e interpretano una grande quantità di dati personali: è importante conoscere come tutelarsi e difendersi dai rischi connessi alla violazione della privacy.
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STORIA / da Dal tempo alla storia
FaceApp permette di modificare il proprio volto, tornare giovani o invecchiare di colpo. Nel 2019 la app è balzata ai primi posti tra quelle più scaricate in vari Paesi del mondo. Un dibattito in classe può analizzare i rischi connessi alla tutela della privacy e al possibile uso illegale di dati personali.
I dati sono ormai considerati come il petrolio del 21° secolo: chi li possiede ha in mano il mondo. Per questo motivo è fondamentale conoscere il GDPR, il regolamento europeo che si occupa della tutela dei dati personali delle persone fisiche e aggiornarci su quella che sarà la nuova regolamentazione dei cookies, le pubblicità proposte durante la navigazione online.
L’evoluzione della tecnologia ha messo a nostra disposizione una grande quantità di dati in diversi settori e la data literacy – la capacità di leggerli e interpretarli – è diventata una competenza di cruciale importanza. In un live streaming promosso da Milano Digital Week Armando Massarenti e Antonietta Mira, autori del volume “La pandemia dei dati. Ecco il vaccino”, spiegano come interpretare i dati nella maniera più corretta possibile, utilizzando due pilastri: la matematica e la teoria della probabilità.