Secondaria di primo grado

Il liceo forma i futuri cittadini della comunità sociale

Le vie dell’umanesimo, di Giuseppina Marzocchella

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Le riflessioni sulla scelta di un liceo innescano, oggi, in molti giovani e genitori, l’idea che si tratti di una scelta difficile, quasi impossibile, in una società complessa e disordinata qual è quella attuale, dove il futuro chiude le sue porte o, se le apre, è solo per offrirsi come incertezza. Ma come è ben spiegato nelle Indicazioni nazionali dei licei (articolo 10, comma 3, del Dpr 89/2010) il complicato può essere affrontato nel sentimento che anima ciascuno rispetto al proprio compito e quando la comunità intera trova nel suo riflesso le virtù di ogni individuo.

Più indirizzi e curvature 

Il liceo è un viaggio di vita, è una scuola ideata come “madre generativa” di pensieri liberi, di democraticità nutrita di vita sociale, attenta da un lato al cambiamento profondo dei contesti e delle modalità di apprendimento, dall’altro all’evoluzione degli scenari sociali e lavorativi futuri in cui si inseriranno gli studenti. Il percorso liceale, con i suoi diversi indirizzi e curvature (scientifico, classico, linguistico, scienze umane, sportivo, biomedico, musicale, economico-sociale, artistico eccetera), grazie alle specifiche competenze in uscita, determina nei giovani frequentanti, futuri cittadini della comunità sociale, uno stile di vita e di pensiero che coinvolge giudizio, sensibilità, sentimento e ragione: l’intero essere dell’uomo, dall’intelletto ai sentimenti, dalla mente al corpo, dalla politica al lavoro. Nel liceo, creare e ricevere apprendimento significa gestire le proprie operazioni mentali. Pensare, scrivere, distinguere, classificare, confrontare, argomentare, in una logica proattiva e meta­cognitiva (imparare a imparare) che induce l’alunno a sperimentarsi continuamente, passando da uno stato all’altro e sollecitandone il passaggio per immergersi nell’esperienza della vita in maniera sempre più consapevole, apprezzando ogni aspetto del vissuto, perché nulla è inutile: è la funzione della nostra scuola. Divenire consapevoli che vivere è cercare di cambiare sempre in meglio. 

Insegnamento fatto di confronto 

In questo dialogo educativo tipico del percorso liceale, è possibile rivendicare e veder riconosciuta alla scuola la sua funzione di “umanesimo sociale e integrale” organizzata per l’uomo e per la sua esistenza. L’insegnamento liceale, fatto di confronto, di approfondimento, di osservazione, di didattica laboratoriale, di sperimentazioni, di ricerca-azione, suggerisce per gli studenti, tra l’altro, anche risposte concrete ai problemi dell’agire didattico, dimostrando consapevolmente che nel liceo in generale non esiste un metodo di insegnamento unico e migliore rispetto agli altri. La metodologica liceale è una tecnica contestualizzata fatta di continua ricerca-azione, legata a scelte connesse alle risposte individuali degli allievi che non apprendono tutti allo stesso modo, né negli stessi tempi, a causa di un insieme di fattori tra loro interagenti. Esiti di qualità, che sono quelli perseguiti dall’istruzione liceale, impongono un’alternanza di momenti centrati sull’alunno e sui saperi disciplinari, che danno agli studenti capacità per interpretare al meglio fenomeni legati alla vita e ai numerosi ambiti a essa connessi. Si tratta di ritrovare e restituire l’alto potenziale di creatività e criticità della conoscenza. 

L’interpretazione del mondo reale 

In tal senso, il liceo non viene inteso come semplice occasione di studio e formazione, come percorso obbligato della vita quotidiana, ma rappresenta una scuola che penetra nel mondo reale e lo interpreta e lo arricchisce, potenzia la capacità di giudizio umano e la stessa coscienza critica del soggetto/alunno singolo, portandolo oltre la sua stessa “umanità”, fino a esprimere la ricchezza e la complessità della sua anima dove collocare ogni forma di pensiero, di cambiamento e di crescita personale. Divenire consapevoli che vivere è cercare di cambiare sempre in meglio, rintracciando quel modo sempre nuovo di osservare attento, che permette di accedere al mondo dell’altruismo, della gratitudine, della responsabilità. In questo utopico dialogo esistenziale, il liceo rivendica la sua funzione principale di scuola pubblica, colta, umanistica e scientifica per tutti, in grado di dare e restituire ai giovani criticità, pathos, futuro, speranza nel valore della scuola, nell’incontro/confronto tra diverse versioni del mondo e dell’umanità. 

Queste sono le ragioni che ne consigliano la scelta, soprattutto in una scuola incentrata sull’essere persona per essere sempre più capaci di realizzare il proprio progetto di vita, liberi di alzare lo sguardo, di produrre idee e innovazioni; consapevoli che la difesa di questa libertà richiede coraggio, oltre che fatica, richiede cioè il rischio dell’imprevisto e della speranza oltre gli inevitabili ostacoli. Il liceo costruisce, dunque, una cultura scolastica in forma articolata, flessibile e complessa, che punta a una mente a più dimensioni, capace di stare nella complessità e che riutilizza il proprio vissuto per riprogettare il proprio disegno di vita.

L’istruzione liceale

Indirizzi di studio
Liceo classico
Liceo linguistico

 

Liceo scientifico
Liceo scientifico con opzione scienze applicate
Liceo scientifico sezione ad indirizzo sportivo 
Liceo delle scienze umane
Liceo delle scienze umane opzione economico-sociale 
Liceo artistico a indirizzo:

• Arti figurative
• Architettura e ambiente
• Scenografia
• Design
• Audiovisivo e multimediale
• Grafica

Liceo musicale e coreutico

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