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Santa Teresa di Lisieux e la “Piccola Via”

di  Elisabetta Marchetti

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Tra le figure più amate della spiritualità cattolica moderna spicca Santa Teresa di Lisieux (1873-1897), conosciuta come “il Piccolo Fiore”. Monaca carmelitana, vissuta soltanto 24 anni, Teresa ha lasciato un’impronta straordinaria nella vita della Chiesa, tanto da essere proclamata Dottore della Chiesa nel 1997 da Giovanni Paolo II.

La sua fama non deriva da imprese spettacolari o da scritti teologici complessi, ma dalla profondità di un’esperienza spirituale che ha reso accessibile a tutti la chiamata universale alla santità. Al centro del suo cammino vi è la cosiddetta “Piccola Via”, la via dell’infanzia spirituale, che consiste nell’affidarsi totalmente all’amore misericordioso di Dio e nel vivere con amore le piccole cose della vita quotidiana.

Le radici della “Piccola Via”

Nata ad Alençon, in Francia, ultima di nove figli di Louis Martin e Zélie Guérin (oggi canonizzati), Teresa entrò giovanissima nel Carmelo di Lisieux. Qui dovette confrontarsi con limiti, fragilità e malattie. Invece di scoraggiarsi, comprese che proprio nella debolezza poteva incontrare la forza di Dio. Scrive: “Non potendo diventare grande, ho accettato di restare piccola. Voglio cercare solo il modo di andare in Cielo per una piccola via, molto diritta, molto corta, una piccola via tutta nuova”.

La sua intuizione rivoluzionaria fu che la santità non consiste in azioni eroiche, ma nell’offrire con amore anche le più piccole cose.

I tratti distintivi della Piccola Via

  1. Infanzia spirituale: vivere davanti a Dio con la semplicità di un bambino che si affida al padre.
  2. Fiducia radicale: abbandonarsi totalmente all’amore gratuito di Dio, senza confidare nei propri meriti.
  3. Santità quotidiana: trasformare i gesti più semplici in occasioni d’amore, perché ciò che conta non è la grandezza dell’opera, ma l’intensità dell’amore.

Un messaggio universale

Teresa intuì che la via dell’amore è aperta a tutti. Non tutti possono compiere imprese straordinarie, ma ciascuno può vivere con amore il quotidiano. Per questo scrisse: Amare significa dare tutto e dare se stessi. La Piccola Via diventa così una proposta concreta e universale: la santità come vocazione possibile per ogni cristiano.

Attualità della sua eredità

Il suo Storia di un’anima continua a ispirare milioni di fedeli nel mondo. Teresa, pur restando nel chiostro, fu proclamata patrona delle missioni: il suo amore superava i confini, raggiungeva ogni anima.

Santa Teresa di Lisieux ci ricorda che la vera grandezza cristiana non si trova nel compiere azioni straordinarie, ma nel vivere con amore ciò che è semplice. La sua “Piccola Via” è un invito per tutti: fidarsi di Dio come un bambino e trasformare anche il gesto più umile in un atto eterno d’amore.