
Rivista Secondaria di primo grado Scienze
di Antonella Alfano, Vincenzo Boccardi, Ernesta De Masi e Giulia Forni
Secondaria di 1° grado - Scienze
Prendiamo in considerazione uno dei test di scienze TIMSS 2019 (grado 4, livello avanzato) relativo al dominio cognitivo “ragionamento”.
Oltre a dover riconoscere le situazioni nelle quali un solido si dissolve più rapidamente in acqua (in verde nella figura), gli studenti devono rispondere alla domanda: “perché è importante che in ogni recipiente ci sia la stessa quantità di acqua?”
La spiegazione corretta fa riferimento all’importanza di tenere sotto controllo le variabili modificandone una sola per volta, con una risposta del tipo: “quantità di acqua diverse non renderebbero il test corretto”. In campo scientifico, se si vogliono trarre conclusioni valide, è necessario condurre esperimenti controllati e questo vale anche a scuola: nella progettazione di un’esperienza tutte le variabili eccetto quella in esame dovrebbero idealmente essere mantenute costanti (o “controllate”). È una competenza che va costruita. Non è facile né automatico identificare e isolare le variabili; gli studenti all’inizio vanno guidati dall’insegnante attraverso opportune domande: Qual è il problema da risolvere? Quali sono le variabili in gioco? Qual è la variabile dipendente? Quale la variabile indipendente? Quale relazione c’è tra le due? Quale ipotesi possiamo formulare? Quali risultati dobbiamo ottenere per validarla?
Il testo di scienze per la scuola secondaria di primo grado Alla scoperta!, di A. Alfano, V. Boccardi, E. De Masi, G. Forni (Fabbri Editore – Rizzoli Education, 2019), contiene molti esempi di attività sull’individuazione delle variabili nella progettazione ed esecuzione di attività laboratoriali. Di seguito un esempio, tratto dal testo, relativo ad un percorso didattico sui microrganismi unicellulari fermentanti. Se vogliamo far capire che sono i lieviti a provocare la “crescita” dell’impasto del pane rendendolo soffice, possiamo proporre due ricette, di cui una sola ha “l’ingrediente misterioso”, il lievito.
I ragazzi formuleranno un’ipotesi (solo il pane con il lievito “cresce”) e poi la verificheranno sperimentalmente o analizzando dati forniti dall’insegnante. Per testare l’incidenza di un fattore occorre che la quantità di farina, il tempo di cottura, la temperatura del forno e tutte le altre variabili siano tenute sotto controllo e mantenute costanti.