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Le piante in città

di  Antonella Alfano, Vincenzo Boccardi, Ernesta De Masi, Giulia Forni

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L’incremento senza precedenti dei prezzi dell’energia sui mercati internazionali ha richiamato l’attenzione sulle fonti rinnovabili e sulla ricerca di soluzioni per il risparmio e il miglioramento dell’efficienza energetica. È ampiamente dimostrato che la presenza di estese aree verdi nelle città contribuisce a migliorarne notevolmente le temperature globali estive e a ridurre quindi i consumi elettrici per gli impianti di condizionamento dell’aria.

Come mostra il grafico (Fig. 1), la differenza di temperatura tra le città e gli ambienti rurali, ricchi di vegetazione, è di diversi gradi centigradi: nelle aree urbane, infatti, la prevalenza di strade asfaltate ed edifici in cemento, nonché le emissioni generate dai mezzi di trasporto e dai condizionatori d’aria, creano in estate un surriscaldamento che va sotto il nome di isola di calore. 

Fig. 1 (Fonte: Wikimedia Commons)

 

Dati del CNR, raccolti nei primi sette mesi dell’anno, indicano che “il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre in Italia“. L’Agenzia Spaziale Europea ha pubblicato le immagini satellitari di alcune città nel giugno 2022, quando si sono registrate temperature anche di 10 °C superiori rispetto alle medie di anni precedenti (la città di Milano al link). 

Questi dati e questa situazione possono suggerire un lavoro in classe con gli studenti e le studentesse, che porti a riflettere sul ruolo fondamentale delle piante negli ambienti urbani

Nel libro di testo Tra le dita – Scienze da esplorare, nella doppia pagina di apertura dell’Unità sulle piante, si accenna al ruolo essenziale che la vegetazione riveste per la vita sul pianeta e alle attività umane che ne provocano una riduzione in termini quantitativi e qualitativi: cementificazione, deforestazione, agricoltura intensiva, ecc. Il breve testo introduttivo si chiude con una domanda (“Perché è importante difendere gli spazi verdi, grandi o piccoli?, Fig. sopra) che viene ripresa nelle pagine finali dell’Unità dedicate all’educazione civica e allo sviluppo sostenibile. Qui si mette in evidenza l’importanza delle piante in città, non solo per la produzione di ossigeno, ma anche per la regolazione della temperatura e dell’umidità (Fig. 2) .

Fig. 2

Nel compito di realtà a conclusione dell’Unità si propone agli studenti e alle studentesse di analizzare la situazione del verde nella propria città: con l’aiuto di Google Earth o Google Maps, gli studenti dovranno censire non solo le grandi aree verdi, come parchi e giardini, ma anche l’eventuale presenza di orti su balconi e terrazzi nel proprio quartiere.

Un altro interessante spunto che può essere portato all’attenzione degli studenti e delle studentesse è un’iniziativa diffusa da alcuni anni nei paesi industrializzati per incrementare il verde urbano, chiamata Seed bomb: cittadini, gruppi ambientalisti e istituzioni, tra cui le scuole, realizzano “bombe di semi” incorporando semi in pezzetti di argilla plasmati a forma di palline. Dopo averle lasciate ad asciugare per 24 ore, le seed bomb vengono lanciate in luoghi incolti, in aiuole abbandonate, in aree degradate prive di vegetazione.

Il periodo più adatto è la primavera, quando sole e piogge consentono ai semi di germogliare più facilmente: mediamente la percentuale di successo è del 40%-50%. Naturalmente bisogna utilizzare semi di specie autoctone (meglio se rare o in via di estinzione), per non compromettere l’equilibrio degli ecosistemi; sono inoltre da preferire piante poco esigenti e che attirino api e altri insetti impollinatori.  L’iniziativa, nata ad opera dell’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka come forma di protesta contro l’eccessiva cementificazione, ha l’obiettivo di coinvolgere gli studenti in un’azione concreta per migliorare l’ambiente circostante. 

Dalla riflessione su questa iniziativa si potrà infine ragionare in classe sull’importanza dei semi e sul processo della germinazione, iniziando col mostrare l’immagine di un’enorme cassaforte situata nelle isole Svalbard, nella fredda e ghiacciata Norvegia, al riparo da contaminazioni, terremoti e quant’altro possa danneggiarne il contenuto: oro o pietre preziose? Niente di tutto questo: la struttura – dotata di sistemi di massima sicurezza – custodisce un’enorme varietà di semi con lo scopo di preservare il patrimonio genetico di tante specie e varietà che in futuro potrebbero andare incontro a estinzione (Fig. 3a). 

Al termine della lezione ragazze e ragazzi – dopo aver studiato le caratteristiche delle piante e la loro riproduzione –  saranno in grado di rispondere autonomamente alle domande dell’engage della lezione (Fig. 3b), completando un breve testo.

 
Fig. 3a Fig. 3b

 

Per approfondire

  • Matescienze Live, Il mondo delle piante: non solo biologia, Vincenzo Boccardi, Ernesta De Masi e Giulia Forni. 
  • Laboratorio (Powerpoint): Osserviamo la germinazione dei semi (dai materiali online del testo Tra le dita).
  • Video: I semi (dai materiali online del testo “Tra le dita) .
  • Obiettivo 15 dell’Agenda 2030La vita sulla Terra. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.
  • Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 – Consumo e produzione responsabili. Video
  • Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 – Città e comunità sostenibili. Video.

Scopri l’opera

  • Tra le dita – Scienze da esplorare di A. Alfano, V. Boccardi, E. De Masi, G. Forni – Fabbri Editore – Rizzoli Education, 2022 – Testo di scienze per la scuola secondaria di primo grado.