Ricco il carniere delle mostre più o meno spettacolari presenti in Italia, per l’anno in corso. Interessanti soprattutto per la trasversalità che le caratterizza nell’ottica di tirare fuori le contaminazioni tra arti e tra artisti di varie discipline. Vediamo alcuni spunti e suggerimenti nella certezza di non essere per niente esaustivi.
Dialogo fra arti e artisti
Forlì, Museo Civico di San Domenico, 23 febbraio – 29 giugno 2025
Oltre 200 capolavori provenienti da musei e collezioni di tutta Europa per entrare a contatto con l’intrigante gioco che l’artista gioca con la sua stessa immagine, nel duplice ruolo di creatore e creatura, di artefice e modello. Da Giovanni Bellini a Francis Bacon, da Tiziano a Giorgio De Chirico, passando per Tintoretto, Lotto, Rembrandt, Hayez, Balla, Sironi, Bill Viola, i capolavori in mostra a Forlì ci permettono di percorrere, attraverso l’evoluzione dell’autoritratto anche il percorso di consapevolezza di sé affrontato dagli artisti nell’età moderna e contemporanea.
Ferrara, Palazzo dei Diamanti 22 febbraio – 20 luglio 2025
Per chi è innamorato dell’universo femminile, la Mucha Foundation ha prestato le sue opere per un’esposizioni monografica dedicate a un maestro che ha saputo celebrare il fascino e la bellezza femminile. Il percorso espositivo ricostruisce l’esperienza biografica ed artistica del poliedrico artista ceco.
Firenze, Palazzo Strozzi e Museo di San Marco, 26 settembre 2025 – 25 gennaio 2026
La prima grande mostra da settant’anni a questa parte dedicata al maestro fiorentino che ha saputo declinare l’innovazione artistica del linguaggio rinascimentale in una chiave mistica e spirituale.
In mostra capolavori da musei di tutto il mondo, con restauri eccellenti e opere ricomposte per la prima volta, dopo la dispersione in collezioni lontane.
L’esposizione permetterà di comprendere al meglio, sia lo sviluppo del linguaggio dell’artista a cavallo tra retaggio tardogotico e innovazioni umanistiche, sia il dialogo aperto con la produzione di grandi maestri della scena fiorentina contemporanea come Masaccio, Filippo Lippi, Lorenzo Monaco, Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia.
Artiste e artisti dei nostri giorni
Milano, Palazzo reale, 26 febbraio – 20 luglio 2025
Palazzo Reale dedica una ricca retrospettiva a Leonor Fini, figura di spicco legata al Surrealismo, ma profondamente originale e non allineata a scuole o correnti. La mostra si inserisce nel percorso del museo volto a valorizzare artiste donne e propone una riflessione attuale sulla poetica di Fini, che ha anticipato molte questioni della contemporaneità: identità fluide, critica ai ruoli di genere, libertà espressiva. Il titolo prende spunto da una sua frase emblematica: «Io sono», dichiarazione di un’identità artistica autonoma e irriducibile. In mostra opere pittoriche, disegni, fotografie, costumi, oggetti e libri d’artista testimoniano la sua inesauribile creatività. Un’occasione per conoscere una voce libera e visionaria, capace di rompere stereotipi e immaginare nuovi mondi.
Milano, Palazzo Reale, settembre 2025 – gennaio 2026
Per la prima volta in Italia, una grande mostra celebra Leonora Carrington, figura chiave del Surrealismo e artista dalla visione libera, colta e profetica. Il percorso espositivo ne esplora la complessità, attraversando temi come l’esilio, la maternità, l’identità femminile e la spiritualità. I dipinti, accompagnati da fotografie, libri e documenti d’archivio, restituiscono l’universo simbolico e fantastico di un’artista che ha fatto dell’arte un modo per conoscere sé stessa e il mondo. Centrale è anche il suo legame con l’Italia, dove scoprì giovanissima l’arte rinascimentale. Carrington racchiude in sé molte figure: artista, scrittrice, intellettuale, capace di anticipare temi oggi al centro del dibattito culturale, dall’ecologia al femminismo. Un viaggio tra immaginazione e pensiero.
NAN GOLDIN. THIS WILL NOT END WELL
Milano, Pirelli Hangar Bicocca, 9 ottobre 2025 – 15 febbraio 2026
La mostra, a cura di Roberta Tenconi e Lucia Aspesi, ci porta a contatto con una delle artiste più in vista del nostro tempo, oltre a rappresentare una panoramica completa del suo lavoro, in bilico tra fotografia, musica ed esperienza multisensoriale.
Attraverso le sue diapositive, raccolte in un progetto espositivo installato in edifici progettati dall’architetto Hala Wardé, percorriamo gli anni Settanta e Ottanta, che assumono i volti e i gesti dei membri della sua cerchia di amici e frequentazioni, rivestendo ai nostri occhi quasi il ruolo di documentari.
Firenze, Palazzo Strozzi 16 marzo – 20 luglio 2025
Oltre 60 opere sono raccolte nei suggestivi ambienti di palazzo Strozzi per rendere omaggio a una delle artiste britanniche più intense e provocatorie del nostro tempo, che spazia tra pittura, disegno, video, fotografia e scultura, sperimentando tecniche e materiali come il ricamo, il bronzo e il neon. Le opere, molte delle quali presentate in Italia per la prima volta, ricostruiscono un viaggio, intenso e suggestivo, nei temi cari alla poetica dell’artista come il corpo, Il desiderio, l’amore e il sacrificio: da momenti privati, intimi, Emin crea delle metafore esistenziali per riflettere sulla sessualità, la malattia, la solitudine o l’amore in una dimensione universale e toccante.
Napoli, Gallerie d’Italia, 22 maggio – 5 ottobre 2025
L’artista francese JR, celebre per i suoi progetti che uniscono fotografia, arte pubblica e impegno sociale, porta a Napoli un nuovo capitolo della serie Chronicles. In Chi sei, Napoli? coinvolge attivamente la comunità locale: in una settimana di lavoro nei quartieri, JR ha raccolto 606 ritratti di napoletani di ogni età e provenienza, confluiti in un collage fotografico monumentale sulla facciata del Duomo – un mosaico di volti che incarnano lo spirito comunitario, la resilienza e l’anima poliedrica della città. La mostra presso le Gallerie d’Italia (sede di Via Toledo) documenta il dietro le quinte di questa opera corale e presenta anche alcuni grandi murales fotografici della serie Chronicles realizzati in Francia, Cuba e USA, a testimonianza di come l’arte di JR possa stimolare dialogo e riflessione con un forte impatto visivo. L’iniziativa ha un notevole valore didattico e civico: valorizza l’identità multiculturale di Napoli, coinvolge i cittadini come parte attiva del progetto artistico e offre spunti per discutere di inclusione e memoria collettiva attraverso il linguaggio creativo.
WANGECHI MUTU – POEMI DELLA TERRA NERA
Roma, Galleria Borghese, 10 giugno – 14 settembre 2025
La Galleria Borghese di Roma, per la prima volta nella sua storia, ospita una mostra di una donna artista vivente: l’americana di origini keniote Wangechi Mutu. L’esposizione Poemi della terra nera (Black Soil Poems), a cura di Cloé Perrone, è un intervento site-specific che crea un dialogo inedito tra il linguaggio contemporaneo dell’artista e l’autorità della collezione classica del museo: sculture sospese, forme frammentate e nuove mitologie immaginate sfidano la tradizione, attivando un confronto multilivello fra l’estetica di Mutu e il contesto storico di Villa Borghese. Il titolo allude alla terra scura e fertile (presente anche nei giardini del museo) da cui sembrano emergere le sue opere, metafora della forza generativa e trasformativa del suo lavoro, pur sempre radicato nei contesti sociali e materiali contemporanei. L’artista inserisce materiali inconsueti (bronzo patinato, terra, elementi organici) accanto a marmi e ori barocchi, invitando a rileggere il patrimonio con occhi nuovi. Questa mostra rappresenta un’occasione preziosa per esplorare il dialogo tra arte, poesia e identità culturale, mostrando come il contemporaneo possa reinterpretare criticamente la storia e il mito.