Il bambino di Noè

di Eric Emmanuel Schmitt

Belgio, primavera 1945. Nel collegio-orfanotrofio di Villa Gialla, i piccoli ospiti sfilano trepidanti davanti a una platea ogni settimana diversa: sperano di essere riconosciuti dai genitori miracolosamente scampati alla guerra o di trovare una nuova famiglia disposta ad adottarli. Fra i bambini in cerca di mamma e papà c’è Joseph, ebreo, affidato alle cure di padre Pons perché sia sottratto, almeno lui, al rischio della deportazione. A Villa Gialla Joseph ha cambiato cognome e ha imparato a conoscere e amare i riti cristiani a cui assiste per non destare sospetti. Ma padre Pons non vuole che Joseph dimentichi le sue origini e gli dice: «Tu, Joseph, farai finta di essere cristiano e io farò finta di essere ebreo. Sarà il nostro segreto». Perché nell’Europa minacciata dal diluvio della violenza nazista, salvare vite non basta. Un mondo intero rischia di scomparire e padre Pons, come Noè, vuole salvarlo.

Per il piacere di comprendere
– «Dentro il testo» aiuta a comprendere e analizzare gli avvenimenti, i personaggi, i sentimenti e l’ambiente in cui si svolge la storia.
– La sezione «Per approfondire» all’interno del volume affronta:

1. Due testimonianze (Mary Berg e il ghetto di Varsavia; Simon Wiesenthal e Il girasole); 

2. Nel giardino dei Giusti a Yad Vashem. 

– La «Lettura globale» propone un riepilogo generale che facilita un giudizio complessivo personale e ragionato sul romanzo. 



Temi e Valori
– Stimolare la riflessione sul nazismo e sui crimini di cui si macchiò con la persecuzione degli ebrei e con le leggi antisemite. 

– Trasmettere valori, come il senso della famiglia, dell’amicizia, del rispetto, dell’impegno, del dovere, della solidarietà, della fratellanza…

“Per approfondire”: Testimonianze
Leggi il primo capitolo

Casa editrice Sansoni Anno di pubblicazione 1970