News Primaria

Da soli ma insieme

L’aula come luogo di aggregazione e di apprendimento

di  Giuditta e Ginevra Gottardi

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In questo periodo, dopo l’uscita del bando del PNRR, si sta facendo un gran parlare di come cambiare le aule e gli ambienti di apprendimento. Aule aperte o aule chiuse? Aule speciali? Aule di disciplina? Banchi con le ruote o senza ruote? Corridoi arredati con isole per piccoli gruppi, … e via così.

Gli insegnanti guardano le opzioni, discutono e sognano un assetto che permetta loro un cambio di didattica, dimenticando che non è l’assetto a fare la differenza ma le persone e il loro mettersi in gioco. Infatti, l’aula e l’arredo più funzionali, non faranno alcuna differenza se non avverrà anche un cambiamento nella didattica e nella forma mentale di tutti i protagonisti del fare scuola: insegnanti, alunni e genitori.

Gli insegnanti per primi devono ripensare al come, piuttosto che al dove. Se si desidera fare un lavoro a gruppi, non sarà l’assetto a fermare l’insegnante convinto. Ma un’aula disposta a isole non farà alcuna differenza se l’insegnante deciderà di fare comunque lezione frontale. Lo stesso vale per i bambini e le bambine, se non vengono abituati a lavorare insieme, nulla potrà la disposizione dei banchi: nasceranno comunque conflitti e il lavoro ne risentirà. Infine, in questo processo di cambiamento vanno coinvolte le famiglie, condividendo con esse il metodo, l’idea e la visione di quello che stiamo facendo: ricordiamoci che i genitori hanno vissuto un’altra scuola e un cambio di metodologia li fa sentire estranei e preoccupati.

Quindi per cambiare i luoghi di apprendimento, prima dobbiamo cambiare le persone che li abitano. Partiamo quindi dai bambini e da come aiutarli a stare insieme. Una classe è un insieme di persone, finite insieme per caso, che devono imparare a camminare insieme, ognuna nel rispetto del proprio passo. Per avviare una riflessione su questo tema, questo mese abbiamo scelto di accompagnare l’azione didattica con l’albo illustrato “Il mio amico Albert” di Isabelle Arsenault edito da Mondadori; si tratta di un albo illustrato che racconta di Albert, un bambino che desidera leggere, e per farlo si isola dai compagni, che però uno alla volta lo vanno a cercare per coinvolgerlo nelle proprie attività. Albert pian piano diventa sempre più insofferente fino a quando non esplode e li rimprovera perché non riesce a leggere in pace. A questo punto gli amici, invece di arrabbiarsi e lasciarlo solo, accolgono il suo bisogno e ognuno va a prendere un libro per leggere insieme a lui e così fare comunque qualcosa tutti insieme.

Il video qui proposto è suddiviso in tre parti:

  • prima parte: lettura espressiva della storia;
  • seconda parte: presentazione del lavoro;
  • terza parte: video tutorial con i passaggi per realizzare il template.

Video

Materiali

LE AUTRICI

Ginevra G. Gottardi
Esperta di attività storico -artistiche, insieme a Giuditta Gottardi ha fondato il centro di formazione Laboratorio Interattivo Manuale, un atelier dove creatività e didattica si incontrano.

Giuditta Gottardi
Insegnante di scuola primaria, insieme a Ginevra Gottardi ha creato il sito Laboratorio Interattivo Manuale, una piattaforma digitale di incontro e discussione sulla didattica attiva per migliaia di insegnanti.

Entrambe sono autrici Fabbri–Erickson.