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Il santuario di San Francesco di Paola

di  Elisabetta Marchetti

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Tra i santi più celebrati dalla tradizione cristiana, risalta la figura di San Francesco di Paola, la cui vita è stata caratterizzata da una profonda dedizione alla preghiera, alla penitenza e alla carità. Nato nel marzo del 1416 a Paola, in Calabria, Italia, da genitori devoti e religiosi, dimostrò sin dalla giovane età una particolare inclinazione alla spiritualità e alla vita ascetica. Intorno all’età di 13 anni, Francesco si ritirò in una grotta per condurre una vita di preghiera, digiuno e penitenza. Questo periodo di ritiro durò diversi anni, durante i quali il santo sviluppò una profonda intimità con Dio e una forte sensibilità verso i bisogni degli altri.

Nel 1435, all’età di 19 anni, Francesco ricevette un’apparizione della Madonna, che gli chiese di fondare un nuovo ordine religioso dedicato alla povertà e alla carità. Questo ordine divenne noto come l’Ordine dei Minimi. Francesco ricevette l’approvazione ufficiale per l’ordine nel 1474 da papa Sisto IV. A san Francesco di Paola sono attribuiti numerosi miracoli, tra cui la capacità di camminare sulle acque e la profezia di eventi futuri. Dopo aver trascorso gli ultimi anni in serena solitudine, morì in Francia a Plessis-lez-Tours il 2 aprile 1507, un Venerdì Santo, a ben 91 anni, età più che ragguardevole per l’epoca.

Il santuario di San Francesco da Paola sorge nella parte alta e collinare della cittadina di Paola, località di nascita di san Francesco, in una valle costeggiata da un torrente e ricca di vegetazione. È meta di pellegrinaggio da tutto il sud Italia, specialmente dalla Calabria, di cui san Francesco è patrono. Custodisce parte delle spoglie del santo, mentre le restanti si trovano a Tours in Francia. Nell’ottobre 1921 papa Benedetto XV ha elevato il santuario al rango di basilica minore. L’edificio presenta una facciata in pietra tufacea divisa in due ordini di colonne. Al di sopra in una nicchia è posta la statua del Santo con lo stemma dell’ordine monastico da lui fondato. Tale stemma consiste in uno scudo con al centro la scritta “Charitas”, gli fu indicato in una apparizione dallo stesso San Michele Arcangelo. 

L’interno della chiesa antica si presenta spoglio, con al lato destro solo una navata nella quale si affacciano cinque cappelle delle quali le prime quattro sono affrescate con episodi della vita di Francesco e l’ultima, la più sontuosa, ne custodisce alcune reliquie. Sull’altare si ammira un dittico raffigurante i due Santi: San Francesco di Paola e San Francesco d’Assisi, mentre le pareti del presbiterio mostrano un affresco della Madonna degli Angeli. Dal pronao si accede all’antico romitorio e al chiostro nelle cui pareti un affresco presenta Francesco che galleggia sulle acque rifacendosi al miracolo da lui compiuto allorché fu invitato a recarsi a Messina per edificarvi un convento. Anche per questo episodio della sua vita il Santo, oltre che essere considerato patrono della Calabria, è pure stimato patrono della gente di mare.

Per approfondimenti, vai alla rubrica Luoghi dello Spirito della rivista Raggi di Luce.

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