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Le emozioni di Gesù e la Basilica di sant’Antonio

di  Elisabetta Marchetti

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Le emozioni di Gesù

La lettura dei vangeli offre la possibilità di misurarsi oltre che con gli insegnamenti, le gesta e i miracoli anche con le emozioni di Gesù. I vangeli, infatti, ci presentano un ritratto molto umano di Cristo, che si mostra capace di gioire e di piangere, di commuoversi e di arrabbiarsi, di indignarsi e di amare, di stupirsi e di sentire angoscia. 

Un approfondimento su questo tema è affrontato dalla rivista Raggi di Luce online che, nel corso dei cinque bimestri corrispondenti all’anno scolastico, fornirà, attraverso la lettura di opere d’arte, un ampio quadro delle emozioni di Gesù risultanti dai vangeli.

La prima opera oggetto di lettura è stata realizzata dal pittore tedesco Heinrich Hofmann e si intitola Cristo e il giovane ricco. Questo dipinto raffigura l’episodio della vita di Gesù tratto da Marco 10,17-22, in cui un giovane ricco si avvicina a Gesù Cristo e gli chiede cosa deve fare per ereditare la vita eterna. Cristo invita il giovane a vendere tutto ciò che ha, a darlo ai poveri e infine a seguirlo.

Il giovane è ritratto in piedi, riccamente vestito di una tunica vellutata dal mantello di pregiata fattura, con cappello su cui spiccano gioielli a testimonianza della sua vita di ricchezza e agio. Il giovane ha lineamenti raffinati, tuttavia esprime il combattimento suo interno tra una vita di agiatezze e la probabile incapacità a donarle.  Il suo sguardo infatti è triste e decentrato rispetto a quello di Cristo. Il contrasto tra ricchi e poveri, piacere e miseria, spirituale e mondano è fondamentale in questo dipinto.

Gesù appare al centro del dipinto in posizione simbolicamente preminente rispetto alle restanti figure. Il suo sguardo è rivolto verso il giovane, non per criticarlo ma per esprimergli amore e tenerezza nel rispetto della sua libertà. La proposta di Gesù è rivoluzionaria: solo donando il giovane potrà sentirsi veramente ricco, solo distogliendo l’attenzione da sé a favore del prossimo potrà scoprire veramente la propria identità, solo rispondendo con il suo amore concreto a quello sguardo di amore potrà respirare l’eternità. Il movimento suggerito è chiaramente simbolico è duale: la vera ricchezza non sta nelle cose materiali quanto in quelle spirituali. 

Padova, la basilica di sant’Antonio

Cambiando argomento, la rivista ospita anche una rubrica dedicata ai luoghi dello spirito, quindi non solo luoghi di culto e di preghiera, ma anche di meditazione e riflessione, pervasi da una misteriosa forza mistica ed emotiva. L’anno accademico 2023/2024 inizia esplorando la basilica di sant’Antonio a Padova, ufficialmente conosciuta come Basilica del Santo, uno dei luoghi di culto più importanti al mondo dedicati a Sant’Antonio, tra i santi più venerati nella tradizione cattolica. Questa maestosa chiesa è un importante luogo di pellegrinaggio e un’icona di fede, storia e cultura.

La costruzione è iniziata poco dopo la morte di Sant’Antonio nel 1231 con una piccola cappella, ma a causa del crescente afflusso di pellegrini desiderosi di vedere la tomba del santo, l’edificio è stato ampliato nel corso dei secoli successivi. L’attuale basilica è un capolavoro di architettura e contiene numerosi stili artistici che riflettono l’evoluzione nel corso dei secoli.

La Basilica di Sant’Antonio è un vero e proprio tesoro di arte e cultura. Gli affreschi di altissima qualità e le sculture di artisti rinomati arricchiscono l’ambiente e contribuiscono a creare un’atmosfera di sacralità e bellezza. Qui sono ospitate opere d’arte famose, come il Crocifisso bronzeo di Donatello e il San Giorgio e il Drago di Altichiero da Zevio.

Nel 1987, la Basilica di Sant’Antonio è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza storica, religiosa e culturale di questo luogo straordinario.

In conclusione, la Basilica di Sant’Antonio a Padova è una gemma architettonica e spirituale che attira visitatori da tutto il mondo. È un simbolo di fede, un serbatoio di cultura e un luogo di bellezza artistica. La sua storia secolare e la continua affluenza di pellegrini la rendono uno dei luoghi di culto più significativi e amati al mondo.

Per approfondire

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