News Primaria

Sentirsi a casa in classe

Come la bellezza degli spazi incide sull’apprendimento

di  Maria Condotta

Scarica l'articolo in PDF

L’aula come casa

Alcune ricerche inglesi dell’Università di Salford hanno dimostrato come l’apprendimento aumenti in modo significativo se l’aula in cui bambini e bambine passano le giornate è bella, colorata, vivibile. Ciò vale ancor di più per la fascia di età della scuola primaria, dove l’aula di classe viene considerata il luogo più importante e significativo e viene vissuto come una vera e propria casa.

Proprio per questo le nostre aule dovrebbero essere accoglienti, allegre e progettate per il benessere di tutti.  Spesso come insegnanti ci troviamo di fronte ad ostacoli insormontabili, come la dimensione dell’aula, vincoli di progettazione, materiali e risorse mancanti. Nonostante tutto però, è davvero possibile con piccole modifiche e pochi materiali fare la differenza.

Piante e verde in classe

Ancora una volta la ricerca ci viene in aiuto, dimostrando attraverso vari studi come le piante in classe siano un valido alleato per l’apprendimento; sia perché purificano l’aria e contribuiscono ad un clima più sano, sia perché stimolano il cervello e innescano meccanismi di benessere. Se poi abituiamo i bambini a prendersi cura delle piante e dei fiori all’interno della classe avremo un ulteriore beneficio in termini di responsabilità. 

Materiali curati e ben fatti

Cartelloni, regole, foto, elaborati.. Quanti materiali abbiamo di solito appesi alle pareti? Per un’economia dello spazio e per un giusto equilibrio estetico, è necessario anche fare attenzione a ciò che vogliamo esporre, cercando da una parte di essere essenziali e ruotare i materiali, e dall’altra di scegliere materiali curati e armoniosi che non disturbino l’attenzione e la concentrazione. Anche il corridoio è uno spazio che contribuisce alla bellezza, e si possono ad inizio anno strutturare con gli alunni azioni di progettazione e pianificazione. Come in tutte le cose, quando gli alunni vengono coinvolti e diventano partecipi, i risultati sono migliori, sia in termini di resa, che di apprendimento. 

Ambiente flessibile

Come chiaramente dimostrano le ricerche di Indire è fondamentale che la scuola si muova verso spazi flessibili dove al centro sia messo l’alunno, e l’apprendimento sia il fulcro dell’azione didattica. Ripensare le nostre aule unendo i banchi a isole, preparando diversi angoli di lavoro destrutturati, prevedere materiali a disposizione di tutti, significa fare già un passo verso la trasformazione del vecchio modello trasmissivo.

Angoli di classe da ricavare 

    1. Angolo della lettura. Il luogo destinato alla lettura può avere cuscini e tappetini, ma anche semplici pezzi di stoffa colorata, tanti libri a disposizione, cartelli con buone pratiche di lettura, fogli e cartelloni dove poter fissare e condividere belle parole, frasi interessanti, spunti e pensieri sui libri letti.
    2. Agorà. È lo spazio della conversazione, della condivisione, delle riunioni, un luogo dove ci si guarda tutti in faccia. Può essere composta da divanetti, ma anche da panche di legno o semplicemente dai tappetini colorati puzzle. 
    3. Angolo dei materiali. Tutti abbiamo scatole colme di matite e materiali recuperati dalle precedenti classi. Il tutto può essere organizzato in vaschette, scatole, porta penne e messo a disposizione di tutti. Gli alunni avranno così un luogo dove tutto è a disposizione, saranno invogliati a condividere i materiali ma allo stesso tempo impareranno ad averne cura.
    4. Angolo di giochi didattici, attività extra e sfide. Una parte della classe dovrebbe sempre essere destinata ai giochi didattici, ai materiali che solitamente presentiamo per rendere efficace e ludico l’apprendimento. Piuttosto che mettere via in scatole dentro agli armadi, se lo spazio lo consente, è molto utile tenere il tutto a portata di mano, a disposizione di tutti in tutti i momenti della giornata.

Ricordiamoci sempre che l’aula deve essere uno spazio vissuto, un vero e proprio “luogo” progettato e amato da insegnanti e alunni, deve essere come casa. È necessario partire dalle piccole cose, per arrivare alle grandi rivoluzioni: iniziamo dal nostro ambiente quotidiano e proviamo a creare l’aula migliore possibile con quanto a nostra disposizione. Già aveva iniziato Mario Lodi, che nella sua piccola scuola aveva tolto la cattedra per lavorare in cerchio con i ragazzi.

Elementi correlati