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Poesia delle piccole cose

Affinare lo sguardo osservando la primavera che nasce

di  Maria Condotta

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Perché fare poesia a scuola?

La poesia fa parte della vita dei bambini fin da piccolissimi e la musicalità, la rima, la parola giocata li accompagna nella crescita. Fare poesia è un’attività formativa, creativa, liberatoria. Si parte da cose molto semplici: per esempio dall’osservare due cose e dal trovare somiglianze e differenze, per poi passare a smontare il testo poetico e poi rimontarlo. Partiamo da una parola, da un verso, da un’immagine, e da lì ne arrivano altre. Nascono così le “sinapsi”, le connessioni tra parole e immagini, unite spesso da sensazioni, emozioni, esperienze. In poche parole la poesia riesce a racchiudere significati immensi, che solo le parole dei bambini e delle bambine sanno esprimere.

Poesia: inutile importanza 

C’è purtroppo un’idea diffusa che la poesia sia qualcosa di inutile o di difficile comprensione per i bambini. Capita a scuola di utilizzarla solo per le feste comandate, relegandola alle ricorrenze o alle stagioni. I bambini però spesso dimostrano un interesse attento nei confronti della poesia, vista come un’occasione piacevole, divertente, emozionante, fantasiosa di approccio alla lingua, capace di parlare alla parte più vera di ciascuno. Proprio per questo la scuola ha una responsabilità enorme nell’avvicinare gli alunni alla poesia di qualità attraverso attività che sappiano valorizzare i migliori testi della tradizione e dell’attualità, facendo in modo che ogni bambino e ogni bambina possa toccare con mano i propri pensieri, conoscersi più attentamente e più da vicino, riuscendo ad accedere al proprio spazio interiore che l’immersione nel testo poetico permette.

La lentezza della primavera 

Il 21 marzo sarà la Giornata Mondiale della poesia, che si accompagna sempre all’inizio della primavera. Quale occasione migliore per far assaporare ai nostri bambini e alle nostre bambine quel senso di lentezza che ci chiede l’osservazione attenta e curiosa della vita che nasce, di un fiore che spunta, di una chiocciola che lascia la scia? È necessario accompagnare le nostre classi verso il tempo lento e lo stupore delle piccole cose, partendo proprio da una riflessione a grande gruppo: quali sono per noi le piccole cose importanti? L’ascolto della canzone può aiutare nel dialogo e nella ricerca di quali siano per ciascuno di noi le piccole cose belle.

Diario di un’immersione poetica di primavera con i più piccoli

Siamo stati in giardino e siamo andati a caccia di parole sulla primavera osservando le piccole cose attorno a noi: le abbiamo scritte alla rinfusa su un foglio e poi abbiamo riportato le più belle su dei post-it. Ci siamo creati un magazzino di parole da cui attingere per poter scrivere le nostre personali poesie. Ci siamo chiesti cosa la primavera risvegliava in noi, completando la scheda e poi abbiamo provato a mettere insieme parole, sensazioni, azioni, piccole osservazioni. Scrivere poesie significa scavare dentro le nostre emozioni e mettere in moto tutti i sensi. Dopo tutti i giochi che abbiamo fatto con le parole, qualche poesia ha già iniziato a spuntare dalle nostre penne….

Insegnare a scrivere poesia ai più grandi

Insegnare a scrivere poesie significa far sperimentare a bambini e bambine la bellezza della lingua, la sonorità delle parole ma soprattutto la possibilità di esprimere il proprio sentire. Risulta quindi necessario seminare l’attenzione alle piccole cose ma nello stesso tempo fornire strategie di scrittura che possano sostenere l’espressione personale. Come creare suoni e immagini attraverso le parole? Vi invito a sfogliare a approfondire il percorso sulla scrittura poetica in Leggo, sento, Imparo, dove l’attenzione delle attività proposte si concentra sulla scoperta del linguaggio poetico e sulla profondità espressiva. 

Come sottolinea Chiara Carminati sicuramente si dovrebbero “nutrire bambini e ragazzi con letture di poesia offerte ad ogni angolo di programma, seminati dentro e fuori dai libri, provocate da un avvenimento imprevisto o da un preciso rituale; immergerli nella parola giocosa, precisa, preziosa, concentrata, musicale; esporli all’ascolto di poesie come ci si espone al sole, lasciandosi abbronzare; assaporare con loro i suoni e gli echi dei motivi, gli sguardi diversi sul mondo, esplorare la forma data alle parole e la loro posizione nello spazio”.

I bambini hanno una capacità immaginativa straordinaria e attraverso attività attive e coinvolgenti sono in grado di scavare nel proprio profondo e tirare fuori parole e sensazioni che noi adulti non ci aspetteremmo.

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