Rivolto alle/ai docenti della scuola secondaria di primo grado
Intervento
Partendo dal ruolo crescente rivestito dall’arte extraeuropea nel processo creativo di artisti occidentali, dalla fine dell’Ottocento alle Avanguardie storiche, parleremo della nascita contestuale di Musei e di collezioni d’arte etnografica (ma anche di Esposizioni internazionali ed etnologiche, veri e propri zoo umani, in cui i “rappresentanti” di etnie diverse venivano mostrati, in condizione di schiavitù, nel loro “stato primitivo”). Ne seguiremo brevemente le evoluzioni, dalla metà del XIX secolo agli anni Trenta del Novecento, quando le raccolte iniziano ad assumere un ruolo importante anche nella propaganda dei regimi totalitari, spesso accompagnata da una narrazione a sostegno alle imprese coloniali.
Arriveremo quindi a considerare il ruolo di tali istituzioni nella contemporaneità: in particolare i processi di radicale revisione che riguardano la loro storia e vocazione, quindi le pratiche di allestimento e racconto di un patrimonio che presenta aspetti problematici sul piano etico – dando conto, ad esempio, delle modalità di appropriazione, delle occasioni e delle vicende (spesso violente) che sono all’origine della sua musealizzazione – fino al tema recente delle restituzioni. Il percorso vuole fornire, quindi, una panoramica su un tema di grande attualità che si presta a essere affrontato nelle classi della secondaria di primo grado (in particolare nelle classi terze), nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica e che può coinvolgere più discipline (dalla storia dell’arte, alla storia, alla geografia).
Relatrice
Margherita Romagnoli, dopo la laurea in storia dell’arte medievale e il diploma triennale della scuola di specializzazione in arti minori presso l’Università degli Studi di Firenze, ha avviato una collaborazione con lo stesso ateneo all’interno di un progetto di ricerca dedicato allo studio delle tavole dipinte del Duecento. Parallelamente ha collaborato con le sezioni didattiche di istituzioni e musei cittadini, progettando e conducendo laboratori e incontri rivolti alle scuole primarie e secondarie avviando un percorso di formazione e riflessione nell’ambito della comunicazione e trasposizione didattica dell’arte che, dal 2003, ha trovato applicazione anche nell’ambito dell’editoria scolastica. È co-autrice di due corsi di arte e immagine (Bompiani 2011, 2015; Fabbri 2010) e ha pubblicato saggi e articoli scientifici sulla pittura del Trecento e un libro per bambini della primaria (C’era una volta un mercante) sulla figura di Francesco di Marco Datini. Oggi è docente di storia dell’arte presso il Liceo artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo.