Rivolto alle/ai docenti della scuola secondaria di secondo grado
Intervento
La marcia su Roma, celebrata dal regime fascista come atto fondante delle sue pretese di legittimità assoluta e di imperio totale, continua a costituire l’evento che sul piano apologetico e auto-celebrativo ha definito la periodizzazione tra un prima (il disordine dell’Italia liberale postbellica) e un poi (la riorganizzazione di una «nuova Italia», basata sulla pratica dittatoriale). Parleremo di:
- la natura e le dimensioni dell’evento in sé: il contesto in cui avvenne, spesso dimenticato o frainteso, e la sua retorica i cui effetti sono andati ben oltre l’eco esercitata in tutto il Ventennio mussoliniano;
- il mito primigenio delle origini del fascismo: il 28 ottobre non fu esclusivamente un atto di sedizione collettiva ma una vera e propria rappresentazione moderna di ciò che andava inteso come «mobilitazione fascista»;
- i lineamenti storici: raccontare la sua trasfigurazione nell’immaginario fascista, neofascista ma anche antifascista, fino ai giorni nostri.
Relatore
Claudio Vercelli, storico contemporaneista, è docente a contratto all’Università Cattolica di Milano. Svolge attività di ricerca e didattica presso l’Istituto di studi storici Salvemini e il Centro studi Piero Gobetti di Torino. È autore di numerose pubblicazioni.