Rivolto alle/ai docenti della scuola secondaria di secondo grado
Intervento
Possiamo accettare che lo Stato e la politica impongano rituali civili e verità storiche su alcuni eventi traumatici nazionali costruendo una religione civile senza il contributo scientifico degli storici? È compito della public history nei diversi contesti nazionali – in Europa e nel mondo – aiutare a capire il peso delle memorie spesso contrastanti, specialmente quando parliamo di eventi traumatici e di vittime. Anche se non sempre tutto questo permette di guarire dalle ferite della memoria.
In questo incontro parleremo del significato del Giorno del Ricordo del 10 febbraio:
- Per quale motivo a un certo punto si è inteso commemorare le vittime delle Foibe e l’esodo giuliano?
- Con quali specificità, nel XXI secolo, tre Presidenti della Repubblica hanno voluto ricordare la complessa, traumatica e divisiva storia dell’alto adriatico con una nuova giornata del calendario civile?
Relatore
Serge Noiret è dottore di ricerca in Storia contemporanea dell’Istituto Universitario Europeo. Si è occupato di storia politica italiana e oggi di storia digitale e di Public history. Le sue pubblicazioni sono disponibili nel suo blog Digital & Public History. Ha co-fondato l’International Federation for Public History (IFPH) nel 2012 e ne è stato il primo Presidente. È dal 2017, data della sua fondazione, il Presidente dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH). È membro del comitato direttivo delle riviste Memoria e Ricerca, Ricerche Storiche e Il Capitale Culturale. È inoltre membro del consiglio scientifico della Fondation Maison des Sciences de l’Homme a Parigi e della Società Italiana per lo Studio della Fotografia (SISF).