GIornate da ricordare

25 aprile

Anniversario della liberazione d'Italia

Introduzione

Il 25 aprile 1945 segna la Liberazione dal nazifascismo e, al tempo stesso, il punto di partenza del processo di costruzione della democrazia italiana. Spunti di riflessione, letture, film aiutano a ricostruire in classe il significato della Resistenza e di valori come libertà, giustizia e democrazia.

Primaria

La Costituzione rappresenta il faro di un’Italia democratica, nata dopo il 25 aprile. Parlare di cittadinanza attiva con bambini/bambine è importante perché aiuta a formare cittadini consapevoli e responsabili. Il volume Una Costituzione piena di bambini di Anna Sarfatti contiene gli articoli della nostra legge più importante, spiegati, commentati e corredati da attività laboratoriali e filastrocche.

Secondaria di 1° Grado

Le ricorrenze svolgono una funzione importante perché ricordano eventi storici significativi, informano e sensibilizzano studenti e studentesse su temi cruciali. L’antologia Lettura oltre di Rosetta Zordan propone un poster delle ricorrenze da appendere in classe: inquadrando il QRCode sul poster puoi accedere a diversi materiali come videointerviste, podcast, testi per coinvolgere la classe sulla ricorrenza/tematica del giorno.

Sentinelle e staffette: vita da partigiani

Il video descrive la vita dei partigiani e delle partigiane nell’Italia divisa in due dopo la caduta del fascismo: alcuni vivono in montagna e si organizzano in brigate, altri sono staffette in bicicletta che trasportano rifornimenti e informazioni.

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I miei sette figli

Nella notte tra il 24 e il 25 novembre 1943 i fascisti catturarono i sette fratelli Cervi e poco più di un mese dopo, il 28 dicembre, li portarono al poligono di tiro di Reggio Emilia, dove furono fucilati. Il brano di Alcide Cervi estratto dall’antologia Lettura oltre.

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Educazione Civica: che cos’è la libertà? 

Che cos’è la libertà? E, all’opposto, cosa sono schiavitù e servitù? In Confronta e Rifletti del testo “Educazione civica con percorso di RiGenerazione scuola e sostenibilità” trovi un’attività per la classe che include un lavoro di ricerca, un dibattito e un cartellone finale in cui ragazzi/e esprimono la loro visione di libertà

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Secondaria di 2° Grado

Il valore “sostantivo” del 25 aprile

“I partiti non avevano della Costituzione l’immagine sedimentata, di autentica «arca della memoria» repubblicana, che abbiamo noi oggi. Ciascuno si era battuto in sede di Costituente per far emergere una democrazia accompagnata da un aggettivo: comunista, socialista, cristiana, laica, liberale. L’idea di una democrazia senza aggettivi, e cioè sostantiva, nella quale tutti potessero riconoscersi pacificamente, non era scontata”.

Con queste parole Roberto Balzani, autore del manuale Come siamo: la storia ci racconta, Nie 2022, spiega le premesse delle celebrazioni del 25 aprile, cioè proprio ricordare l’essenza della nostra libertà costituzionale.

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Il calendario civile di una nazione

Come ci ricorda Serge Noiret, coautore quest’anno di un corso di Valerio Castronovo Milleduemilatrenta, Nie 2023, il calendario delle feste civili “comprende quelle ricorrenze considerate fondamentali, e per questo celebrate, dallo Stato nazionale, dal potere politico e dalle comunità che compongono la nazione. Tali feste non sono fisse e immutabili nel tempo, ma cambiano col modificarsi del contesto politico e istituzionale poiché veicolano determinati valori”.

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C’è quindi da discutere? Certo che sì!

È lo stesso Claudio Pavone che definendo la Resistenza sì complessa ma decifrabile, la ricorda in tre mosse come guerra patriottica, guerra civile, guerra di classe”.

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La Resistenza italiana rimane un fenomeno complesso da indagare come vediamo nel dibattito storiografico contenuto in Brancati, Le trasformazioni della storia, Nie 2023.

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Ma la storia è storia, e va ricordata bene: per questo apriamo qui un grande speciale che ricorda il 25 aprile: dalla storia, alle donne ai giovani, un ricordo a tutto tondo per questa importantissima ricorrenza.

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Bella ciao

La canzone Bella ciao ha origini incerte, ma è diventata il simbolo della lotta contro l’invasore. Ricerca & Ascolta ne La nuova educazione civica per il biennio di Rizzoli Education propone a studenti/studentesse di trovare altri canti che raccontano la Resistenza e di discutere insieme sul loro significato.

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Bella ciao, una canzone di resistenza senza tempo

Bella Ciao è una canzone conosciuta in tutto il mondo, che affonda le radici nella lotta di Resistenza ma che è divenuta un simbolo universale di giustizia e libertà, tanto da essere citata nella famosa serie televisiva La casa di Carta. Forse però pochi sanno che originariamente si trattava del canto di lotta e di protesta sociale delle mondine, le ragazze costrette a lavorare nelle risaie del Nord in condizioni quasi di schiavitù.

Nelle celebrazioni del 25 aprile Bella ciao diventerà il canto simbolo della festa della Liberazione dal nazifascismo, a ricordo dell’insurrezione nazionale proclamata dal CLNAI contro le truppe occupanti tedesche e le milizie fasciste della Repubblica sociale italiana; una data che darà avvio a un processo di transizione democratica, culminato con l’avvento della Repubblica.

Guarda il video di Michela Ponzani, storica e divulgatrice televisiva per Rai storia; inoltre nei corsi di storia per il triennio della Scuola superiore di secondo grado di Antonio Brancati e Trebi Pagliarani – Dialoghi fra storia e futuro, Le trasformazioni della storia e La nuova storia in 100 lezioni – potrai trovare altri video di Michela Ponzani su molte tematiche, suddivise in Ambiente e salute, Famiglie e società, Donne e Mentalità e memorie.