Eventi Secondaria di secondo grado

26 Aprile 2022 - 1 ora

Agrofarmaci: medicine per le piante o veleni?

Le Scienze Live

con  Monica Garbarino, Lorenzo Faregna, Alice Parasecolo

Rivolto alle/ai docenti della scuola secondaria di secondo grado

Intervento

Nei giornali o sui social si leggono spesso frasi come “i pesticidi sono veleni”, “stop all’uso massiccio di pesticidi” o riferimenti ai “pesticidi nel piatto”. Ma quanto c’è di vero in queste affermazioni? Quali sono i reali dati di utilizzo, cosa sappiamo sui residui di agrofarmaci
negli alimenti, quanto sono sicuri gli agrofarmaci?

Il corso si pone l’obiettivo di illustrare le regole alla base del funzionamento del settore degli agrofarmaci, il quale, ancora oggi, riveste un ruolo essenziale per la sostenibilità nel comparto agroalimentare. Gli agrofarmaci vanno considerati come strumenti per proteggere le colture dalle malattie o preservarle dalla loro eventuale insorgenza.

Infatti, essi consentono di ottenere raccolti più abbondanti, sicuri e con produzioni maggiormente svincolate dalla stagionalità, assicurando al contempo costi minori per i consumatori e un reddito per gli agricoltori. Questo significa, per esempio, avere ogni giorno in tavola frutta e verdura fresche, a vantaggio di una dieta sempre varia e ricca di vitamine e sali minerali.

Spesso al centro di falsi miti e fake news, gli agrofarmaci in realtà sono sottoposti a un rigoroso sistema autorizzativo che disciplina sia la loro immissione in commercio sia il loro uso, assicurando un elevato livello di protezione della salute e dell’ambiente. Comunemente il consumatore è portato a credere che la salubrità di un prodotto agricolo sia determinata solo dall’assenza di residui chimici. In realtà, il rischio alimentare più, concreto in cui si incorre è quello d’intossicazione dovuto a contaminazioni microbiologiche, ma l’uso corretto degli agrofarmaci consente di tutelare i consumatori dall’uno e dall’altro rischio.

Gli agrofarmaci contribuiscono, inoltre, a preservare le qualità organolettiche e nutritive dei prodotti agricoli durante il loro trasporto; caratteristiche importanti ai fini della loro trasformazione e commercializzazione. Gli agrofarmaci, peraltro, sono strumenti utilizzati anche nell’agricoltura biologica.

Esiste, infatti, uno specifico Regolamento europeo che elenca le sostanze attive ammesse per l’impiego in agricoltura biologica. Rappresentano un contributo essenziale anche nella lotta alla fame nel mondo, in considerazione del costante aumento della popolazione mondiale, della crescita del bisogno alimentare in alcune zone del mondo e delle necessità delle economie emergenti, che stanno imprimendo un’imponente accelerata alla loro produzione agricola.

Più a livello macro, preservare e/o aumentare la produttività dei raccolti significa evitare l’utilizzo di ulteriori porzioni di terra a vantaggio della conservazione degli habitat naturali e della biodiversità, contribuendo, dunque, a scongiurare la deforestazione in molte zone del mondo, mantenendo anche la copertura di boschi e foreste, indispensabili per l’assorbimento di CO2 e quindi il contenimento del cambiamento climatico.

Nel corso, infine, verrà presentata l’alta vocazione del comparto alla ricerca e all’innovazione che, in un quadro normativo in continua evoluzione, mira ad introdurre sul mercato prodotti sempre più performanti in termini di sicurezza, salute e impatto ambientale, collocando il nostro Paese ai vertici nel mondo in termini di qualità degli alimenti. Vocazione che rischia di essere fortemente minata laddove le scelte di contesto non siano basate su metodi scientifici riconosciuti e validati dalle autorità.

Relatori

Monica Gambarino, laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie, dal 2006, lavora in Agrofarma come responsabile dell’area tecnico normativa e affari regolatori, dell’area agricoltura biologica. In precedenza, ha lavorato come tecnico agrario e responsabile di un ufficio territoriale della Confederazione Italiana Agricoltori.

Lorenzo Faregna, laureato in Giurisprudenza all’Università di Parma, dopo una breve esperienza in uno studio legale entra a far parte di Federchimica nel 2003 e dal 2013 ricopre la carica di Direttore di Agrofarma, Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica.

Alice Parasecolo, laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Bologna, dopo aver frequentato il Master di II° livello in Management Agroalimentare dell’Università Cattolica, nel 2014, entra a far parte di Federchimica Agrofarma occupandosi dapprima di uso sostenibile dei prodotti e dal 2020 di comunicazione.

 

 

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